cartoncinoCartoncino accoppiato a film di Biopolimero (utilizzato nei bicchieri, nelle coppette gelato e in tutti i contenitori per Food Delivery e Take Away).
Il cartoncino di pura cellulosa viene accoppiato a caldo con un film in biopolimero (PLA, Poly Lactic Acid, Acido polilattico) ed è biodegradabile e compostabile al 100% secondo la norma EN 13432.
Il film interno è in bioplastica di nuova generazione ottenuto dalla lavorazione di materie prime naturali a base di amido di mais, con caratteristiche simili alla plastica ma completamente ecologico. 

foglia di palmaFoglia di palma (utilizzata nei piatti e vassoi)
Ottenuta dalla raccolta da "caduta spontanea" delle foglie di palma di BETEL (distacco naturale della foglia dalla pianta nel suo normale ciclo di rinnovamento). Da ciascuna foglia, grazie ad una accurata lavorazione che prevede una prima fase di lavaggio a getto d'acqua ed una formatura mediante pressatura ad elevata temperatura, si ricavano da 2 a 3 piatti in funzione dei differenti formati.
La lavorazione viene "rifinita" con procedure artigianali dando ad ogni pezzo un aspetto ed una caratteristica unici. 

legno di betullaLegno di betulla (utilizzato nelle posate)
Si utilizza il legno di betulla levigato perché non crea schegge ed è robusto per qualsiasi scelta alimentare.

mater_bi

Mater-bi (utilizzato nei sacchetti rifiuti) E' una innovativa famiglia di bioplastiche che utilizza componenti vegetali, come l'amido di mais, e polimeri biodegradabili ottenuti sia da materie prime di origine rinnovabile che da materie prime di origine fossile. 

PLAPLA acido polilattico (utilizzato nei bicchieri e contenitori). E' un biopolimero derivante dall'amido di mais. La bioplastica PLA è completamente biodegradabile e compostabile secondo la norma EN 13432. I bicchieri realizzati con questo materiale sono trasparenti e del tutto simili ai bicchieri in plastica, ma presentano enormi vantaggi dal punto di vista ecologico. 

PLA_cristallizzatoPLA cristallizzato (utilizzato nelle posate)
Il PLA, o acido polilattico prodotto da risorse 100% rinnovabili e a zero impatto ambientale.
Sottoposto a cristallizzazione il PLA diventa termoresistente e sopporta temperature fino ad 80 C°.

polpa cellulosaPolpa di cellulosa (utilizzata nei piatti, vassoi e contenitori)
Si ricava dagli scarti di lavorazione di piante a ricrescita rapida, in particolare dal bamboo e della canna da zucchero. 
Le stoviglie prodotte con la polpa di cellulosa son, resistenti al calore, possono essere utilizzate per breve periodo anche in forno tradizionale e microonde. 


       BIODEGRADABILITÀ E COMPOSTABILITÀ

Biodegradabilità - Cosa vuol dire?
E' la proprietà di una sostanza di essere decomposta dalla natura, cioè dai batteri che vivono nel terreno e nelle acque di superficie. I batteri trasformano la materia organica in anidride carbonica che rilasciata in atmosfera viene assorbita da alberi, alghe e piante per sintetizzare sostanze (come gli zuccheri) essenziali alla nostra sopravvivenza. In questo modo il ciclo naturale continua.

Cosa significa a rapida biodegradabilità?
L'OECD (Organization for Economic Cooperation and Development) ha elaborato dei parametri guida per stabilire la biodegradabilità: il metodo OECD 301. Una sostanza “a rapida biodegradabilità” supera con successo il test OECD se dimostra una biodegradabilità superiore al 60% in 28 giorni.

Cosa significa Compostabile?
La compostabilità può essere definita come una tipologia specifica di biodegradazione che avviene sia in impianti di compostaggio industriale che domestico.

Quali sono i requisiti di compostabilità?
Per essere considerato compostabile secondo la norma UNI EN 13432 un materiale deve possedere i seguenti requisiti:

  • biodegradabilità: è la conversione metabolica del materiale in anidride carbonica.
    La biodegradabilità si misura con la prova standard EN 14046 (anche conosciuta come ISO 14855: biodegradabilità in condizioni di compostaggio controllato). Se il materiale si biodegrada al 90% in meno di 6 mesi esso è biodegradabile a tutti gli effetti.
  • disintegrabilità: assenza di contaminazione visiva, il materiale si frammenta e perde visibilità nel compost finale. La prova che misura la disintegrabilità avviene su scala pilota e si chiama EN 14045: il materiale è compostato con rifiuti organici per tre mesi. Terminato questo periodo si analizza il compost risultante con uno scarto di 2 mm. Per superare la prova, i residui del materiale testato che superano i 2 mm di dimensione devono avere una massa inferiore al 10% della massa iniziale.
  • presenza di metalli pesanti al di sotto dei valori massimi predefiniti
  • assenza di effetti negativi sul processo di compostaggio, anche qui la prova di compostaggio avviene su scala pilota.
  • assenza di effetti negativi sulla qualità del compost tramite test OECD 208 modificato si esegue la prova di crescita di piante su campioni di compost dove il materiale in osservazione ha terminato la degradazione. Per superare la prova non deve esserci differenza tra quei campioni di compost e un compost di controllo.
  • inalterazione di parametri chimico-fisici in seguito alla degradazione: pH, N, P, Mg, K, contenuto salino, solidi volatili.

Grazie ai numerosi incentivi che molte pubbliche amministrazioni erogano per l'acquisto di prodotti ecologici, gli organizzatori di manifestazioni, feste, sagre ed eventi in genere, avranno la possibilità di risparmiare e contribuire attivamente a preservare l'ambiente che ci circonda.